Stazione
digitale "compatta" trasportabile per
links sui 5,7 Ghz
Considerato
che, soprattutto a causa della necessità di connettere tramite rete
WIFI i nuovi ripetitori digitali D-STAR, la rete WIFI sui 5,7 Ghz in
Friuli-Venezia Giulia è realtà ormai consolidata ed affidabile,
assieme alle molteplici attività di Protezione Civile ci si è
chiesti se fosse giunto il momento di inserire ufficialmente nel
corso delle normali attività di addestramento ed esercitazione
"sul campo" anche qualche prova di collegamento
"digitale". Qualche esperienza in merito, positiva seppure
molto limitata, era stata fatta ai gloriosi tempi del "packet
radio" quando, si ricorderà, avevamo fatto veicolare alla
nostra rete ITANET anche un flusso di dati TCP-IP a bassa velocità,
tanto comunque da poter originare e ricevere traffico mail, vedere
qualche pagina web (con MOLTA pazienza..) e portare l'APRS sul
campo. Con la tecnologia WIFI in "ballo" c'è una posta
decisamente diversa e quantomai appetitosa (soprattutto in caso di
reale calamità e conseguente assenza di collegamenti ADSL
tradizionali): portare direttamente dove serve un collegamento
"tipo Internet" del tutto indipendente dalle reti
commerciali adsl e cellulari. Per poterlo fare però con
semplicità, e alla portata di tutti i radioamatori, è stato
necessario un cammino di sperimentazione e predisposizione
finalizzato a rendere fruibile questa tecnologia anche a
radioamatori non necessariamente esperti in materia, a differenza di
quanto accadeva col packet radio "del passato". Qui ci
occuperemo del "kit" realizzato proprio per facilitare
l'installazione di un collegamento WIFI "volante" alla
dorsale fissa sui 5,7 Ghz, che in Col Gajardin ha la sua parte
ricevente a puntamento remoto motorizzato già descritta in
precedenza.
Dalle
esperienze precedenti ottenute portando Pc e collegamenti digitali
nelle "tende Ministeriali" al Campo Base, molte attività
che normalmente, a casa nostra, ci sembravano semplici da effettuare
si trasformavano in autentici problemi nel contesto di quelle
particolari condizioni ambientali. Innanzitutto di quali materiali
avevamo bisogno? Certamente di un computer portatile, un ponte radio
mobile sui 5,7 ghz, cavi di adeguata lunghezza (almeno 100 metri)
per poter installare la testata del ponte in un punto alto o in
sommità di una torre, che regolarmente era situata distante dal
centro di comando situato generalmente nella tenda ministeriale di
buona memoria... Primo problema: come trasportare facilmente tutti
questi pezzi? Li facciamo rotolare tutti assieme nel bagagliaio
nella propria auto ovviamente, cosi' quando arriviamo di buon
mattino al campo per l'installazione metà degli apparati si è già
rotta nel trasporto. Poi, chiedi aiuto qua, chiedi aiuto là per
trasportare il tutto dall'auto (ovviamente parcheggiata fuori dal
campo per non rovinarla) alla tenda, ma tutti hanno già altri
compiti da svolgere. Appena trasportato il tutto, chiedi: ma c'è la
corrente ? Risposta: no ancora no, ma arriverà per tempo all'inizio
dell'esercitazione. E un tavolino per appoggiare il pc c'è? No,
quelli da campeggio li ho dimenticati sull'auto di mia moglie... Ma
devo lavorare al buio nella tenda? Si finchè non attivano il
generatore.....................
Chi
tra voi ha partecipato a queste esercitazioni sa che quanto
sopra descritto corrisponde spesso alla realtà: del resto operare
nel volontariato, sottraendo tempo alla famiglia e al lavoro, non
consente una preparazione scientifica di materiali e mezzi, anche in
considerazione del fatto che tutto appartiene ai singoli volontari,
e che il numero delle esercitazioni che si riescono ad organizzare
nel corso di un anno è veramente scarso. Ma allestire un
collegamento radio-fonia tradizionale è una cosa (ricordo l'antenna
di Vanni IV3AVQ sistemata sulla magnolia a Palmanova pochi istanti
prima del primo collegamento..) ben altra cosa è rendere operativo
un Pc collegato in Rete. Ecco dunque che, nel tentativo di
razionalizzare queste sperimentazioni nel contesto delle prossime
esercitazioni, si è pensato di realizzare un Kit trasportabile
contenente TUTTO! Nella foto sotto il titolo si vede la
"stazione completa" come appare sul luogo di
impiego(beninteso la testata del ponte sarà collocata
all'esterno..), mentre per confronto si vedono gli stessi apparati
in versione " smontata da trasporto": il solo cavalletto
del ponte non appare in foto. Si può notare che il tutto è
concepito per venire trasportato ed installato da un unico
operatore, in maniera veloce ed efficace anche dove ancora non c'è
la corrente...e dove manca il tavolino!
Tutti
gli apparati indispensabili sono contenuti in un pratico fly-case da
19" 4 unità dotato di maniglie e frontali di protezione
asportabili. Nella foto accanto notate anche un sistema di
Videoconferenza appoggiato sopra e relativo telecomando:
quest'ultimo non fa parte del fly-case e all'occorrenza (la
videoconferenza può essere utile quanto in occasione di effettive
calamità si desiderasse di far parlare tra loro più persone da due
punti diversi, vedi per esempio la Sala Controllo presso la Sala
Operativa di Palmanova e il campo base) può essere trasportata
separatamente. Il fly-case dispone di un sistema di sostegno (una
specie di pantografo in alluminio ripiegabile con piedini
regolabili) che ne consente l'utilizzo diretto senza bisogno di
tavolini o sostegni. NB: la sedia manca...quella si...dovremo
proprio reperirla sul posto oppure come spesso succede farcela
prestare da qualche bar nelle vicinanze...
 Qui
due vedute del rack nella sua parte posteriore con la ciabatta di
alimentazione e nella parte frontale dove si scorgono alcuni
elementi in rack da 19" 1 unità e l'alloggiamento per il Pc
portatile in cassetto a scomparsa:si nota pure una lampada alogena
12V a stelo per illuminare la tastiera...

Il
primo "modulo" contiene un Video-Web Server che permette
di collegarvi qualsiasi sorgente audio/video esterna( nel ns. caso
per esempio una telecamera con microfono) rendendo possibile la
trasmissione via Rete di un evento che potrà essere visto ovunque
sarà necessario, in maniera del tutto indipendente dal pc ed
eventuali altre applicazioni. Dispone anche di un'uscita 12V 3 A che
all'occorrenza potremo utilizzare per collegarci il nostro
portatilino, perennemente scarico.. Il secondo modulo è un ethernet
Hub Switch a 16 porte, di cui 4 porte con Poe (alimentazione via
ethernet) standard disponibile. Tutti gli apparati Pc compreso
vengono alimentati da alimentatori switching con input 220 V Ac. Una
piccola unità UPS da 750VA permette la continuità per circa 20
minuti in assenza di rete elettrica. Se a tratti il generatore si
spegne siamo "salvi"..
  
Il
Pc è un vecchissimo "Dell" acquistato in Fiera a PN per
150 Euro(solite utilissime indicazioni di Alfio IV3VAV), con windows
XP. Attraverso questo Pc, comodissimo da estrarre ed utilizzare
mediante il suo cassetto a ripiano scorrevole, è possibile sia
eseguire tutte le operazioni di puntamento del ponte 5,7 Ghz
mediante proprio software sia amministrare tutta la Rete
e relative configurazioni operative. Inoltre in una prima ipotetica
fase il Pc può essere utilizzato anche per posta elettronica,
navigazione in Rete e qualsivoglia altra applicazione Windows. Nella
prima foto a sinistra si nota la telecamerina del WebVideo Server e
nella foto a destra l'unità Ups appoggiata sul fly-case. Questa
unità UPS è stata modificata in maniera de renderne possibile
l'utilizzo anche come switching-converter avendo un ingresso 12V cc
15A per la conversione statica a 220V AC. Dunque al
"campo base" possiamo disporre anche solo di
alimentazione 12V in batterie per far funzionare la nostra
"stazione digitale". Attraverso l'Hub switch possiamo
collegare gino a n.15 ulteriori Personal Computer, videoconferenze o
quant'altro in Rete. Potremo quindi realizzare all'occorrenza una
Rete Locale o portare "connettività" ad una rete interna
esistente, rimasta isolata a causa di ipotetica calamità...
Questo
è il risultato finale di..tanto lavoro: ecco pronta la stazione
digitale "campale" per collegamenti mobili, trasportabile
e pensata per essere trasportata ed installata da un'unica persona.
Naturalmente abbiamo omesso sia la descrizione del ponte mobile 5,7
ghz trasportabile (già oggetto di precedente news su questo Sito)
sia quella della testata ricevente motorizzata a comando remoto da
Rete (pure questa in precedenza documentata e a suo tempo esposta
allo stand ARI sez. Monfalcone in occasione della Fiera del
Radioamatore di Pordenone). Nasce ora spontaneo il desiderio di
effettuare qualche prova di utilizzo pratico e nelle condizioni
operative "critiche" di cui si scherzava all'inizio.
L'unica criticità del "sistema" è costituita dalla
necessità di "visibilità ottica" tra il luogo remoto di
installazione ed uno dei "punti" di ingresso della rete
WIFI fissa. Esperienza pratica insegna che il poter disporre di una
torre (più o meno pneumatica, o di un'autoscala...o di un elevatore
a noleggio..) che possa collocare la testata ad almeno una ventina
di metri dal terreno consente nella quasi totalità dei casi di
effettuare il collegamento. Disponiamo a 900mt in Col Gajardin di
una testata ricevente telecontrollata che spazia su gran parte del
territorio pianeggiante della Regione.. Tuttavia, il completamento
di un sistema "campale" è sempre la Torre per elevare le
antenne.... come si potrebbe risolvere questo problema? Con un
radioamatore che professionalmente noleggia piattaforme
aeree...quasi quasi..ci stiamo pensando!!! Si vedrà alla prossima
esercitazione!
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