COMUNICAZIONI DIGITALI
RADIOAMATORIALI:
Installazione
WI FI radioamatoriale di un Access Point da 1W presso
la Sezione
ARI di Monfalcone(GO)
La
sperimentazione WI FI riaccende le speranze di coinvolgere gli
interessi ormai sopiti dei colleghi radioamatori per le trasmissioni
digitali in packet radio... Non appena iniziato a divulgare in
Sezione i primi traguardi positivi ottenuti nella sperimentazione
wifi radioamatoriale, con i primi link della "dorsale" tra
Monfalcone e Col Gajardin, immediata è risultata l'esigenza di
poter disporre di un Access Point cioè di un punto di accesso alla
nascente rete radio digitale wi fi sui 2,4 Ghz anche in città a
Monfalcone, destinato agli "utenti" e non ai link della
dorsale, al fine di poter effettuare dei collegamenti di prova
direttamente dal qth di quei radioamatori che hanno la
"fortuna" di trovarsi in portata ottica con il traliccio
della Sezione ARI a Monfalcone (sede comunale di Protezione Civile).
Ho ritenuto pertanto indispensabile preparare un sistema AP
utilizzando il medesimo hardware già sperimentato nelle precedenti
realizzazioni(vedi). La costruzione meccanica è sempre basata su un
contenitore in alluminio (ditta ILME protezione IP55) di dimensioni
minori rispetto ai precedenti, ciè in questa realizzazione mm.170x190
prof. mm.80 .In questo contenitore trovano posto il
"solito" apparato D-Link mod. DWL2100AP di cui già ho
trattato, il "solito" amplificatore RAST da 1W ed un
sistema di alimentazione composto da due stabilizzatori tipo LM338,
il primo stabilizza a +12V (circa 2,5A di assorbimento totale in
trasmissione continua) ed alimenta l'amplificatore RAST in più in
derivazione c'è il secondo LM338 che stabilizza a +5V per
alimentare lì AP D-Link. Entrambi gli stabilizzatori sono montati
esternamente al contenitore che funge da dissipatore.
Ho
provveduto a stendere un cavo in cat.5 schermato fino alla sommità
del traliccio dove, come si vede in foto, esiste un
"terrazzino" che ben si presta per ospitare l'Access Point.
Impensabile infatti mantenere in basso al coperto la parte RF a 2,4
Ghz per le conseguenti perdite nel cavo...con la potenza di un solo
watt inoltre...proprio non c'è da sprecare! Nelle due coppie che
nel cavo rimangono "libere" (ricordo che l'Access Point
utilizza solo due coppie per i segnali, una per il trasmittente ed
una per il ricevente) ho immesso la tensione di alimentazione che
proviene dal basso, ottenuta mediante un alimentatore di tipo
switching 220V ac-- +20V cc che si utilizzano solitamente per
l'alimentazione da rete dei Pc portatili. Naturalmente è necessario
inviare una tensione di 20V per poter annullare le notevoli cadute
di tensione causate dalla resistenza del cavo, che è di esigua
tensione in quanto di tipo "telefonico". Il connettore
utilizzato per il contenitore ermetico è di tipo professionale,
identico a quello usato nelle precedenti realizzazioni
"stagne". Come si vede dalla foto, il contenitore fa anche
da supporto per un'antenna SBFA di Vidmar da 30cm di diametro.
Questa offre un elevato angolo (oltre 30 gradi a -3Db) di
irradiazione orizzontale a fronte di poco guadagno ( meno di 15 Db).
Tutto
l'insieme è munito di paletto di sostegno a boccola con fissaggio a
manopola, così da essere facilmente direzionato e fissato per
"illuminare" la direzione voluta. Consideriamo infatti che
su questo tipo di apparati digitali sui 2,4 Ghz è praticamente
impensabile utilizzare antenne di tipo omnidirezionale, e questo per
vari ordini di motivi: riflessioni causano difficoltà nel
demodulare correttamente i segnali digitali ad oltre 2 megabit di
velocità, coesistenza sulla medesima frequenza di più apparati
operanti contemporaneamente e necessità quindi di discriminare il
segnale solo verso la direzione voluta, necessità in ultima analisi
di avere guadagno e direttività per compensare le scarse potenze in
uso.
 
Questa
realizzazione può facilmente essere replicata da tutti i colleghi
Radioamatori che volessero iniziare la sperimentazione wi fi. Oltre
all'access point a Monfalcone è inoltre attivo quello in Col
Gajardin ed altri sono in programma di installazione dove la
collaborazione di amici sperimentatori darà i suoi auspicati
frutti. Allo studio ad esempio è il collegamento con la
preesistente rete wi fi in Veneto.
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